Integratori alimentari e fitoterapici naturali made in Italy

Spedizioni gratuite sopra i 45 € Pagamenti sicuri Assistenza telefonica

PowerPack Mini Cart

Nessun prodotto nel carrello.
100% Secure Checkout!

Sindrome del colon irritabile: la cura con la Kiseniologia applicata

Condividi

sindrome del colon irritabile, Sindrome del colon irritabile dieta, rimedi sindrome del colon irritabile, sindrome del colon irritabile cause, sindrome del colon irritabile rimedi naturali

Sindrome del colon irritabile: Kinesiologia applicata ai conflitti biologici e psicologici

Sindrome del colon irritabile: l’utilizzo della Kinesiologia applicata ai conflitti biologici e psicologici per la cura di questa patologia.

La sindrome del colon irritabile, come anche in molte patologie, presenta non poche differenze tra la visione della medicina allopatica e quella delle scienze olistiche in generale. Spesso i pazienti sono costretti a convivere molto tempo, se non a vita, con questa problematica, anche perché la terapia allopatica risulta quasi sempre palliativa e come al solito indirizzata unicamente al sintomo. Prima di descrivere una diversa e più profonda eziologia, grazie all’indagine introspettiva della kinesiologia applicata, vediamo cosa ne pensa la medicina classica.                   La sindrome dell’intestino irritabile è caratterizzata da fastidio, gonfiore e dolore addominale ricorrenti con almeno due delle seguenti caratteristiche in relazione alla defecazione:

  • associazione con un cambiamento nella frequenza delle feci
  • associazione con un cambiamento nella consistenza delle feci

La causa è sconosciuta e la fisiopatologia non è completamente chiara. La diagnosi è clinica. Il trattamento è sintomatico e consiste in una modificazione del regime alimentare e nell’assunzione di farmaci, inclusi anticolinergici e agenti attivi sui recettori serotoninergici.

Sindrome del colon irritabile

Come detto la causa della sindrome dell’intestino irritabile è sconosciuta. Nessuna causa organica può essere rilevata mediante esami di laboratorio, esami RX o anatomopatologici. Fattori emotivi, alimentari, ormonali o l’assunzione di farmaci possono scatenare o aggravare i sintomi gastrointestinali.

Storicamente, il disturbo è stato spesso considerato come puramente psicosomatico. Sebbene i fattori psicosociali siano coinvolti, la causa della sindrome dell’intestino irritabile riconosce sul piano fisiopatologico una combinazione di fattori psicosociali e alterazioni della fisiologia.

sindrome del colon irritabile, Sindrome del colon irritabile dieta, rimedi sindrome del colon irritabile, sindrome del colon irritabile cause, sindrome del colon irritabile rimedi naturali

Quindi la medicina allopatica intuisce il collegamento di questa patologia con fattori stressogeni, ma poi se si entra nello specifico nulla di più viene aggiunto alla parola “stress”. Per comprendere la vera natura di questa problematica dobbiamo osservare il paziente nella sua globalità, tenere sempre presente il rapporto pnei tra tutte le componenti dell’organismo. Inoltre bisogna conoscere il ruolo dei tre foglietti embrionali della cellula che guidano gran parte dei suoi processi vitali in un eterno rapporto di stimolo-risposta-adattamento.

Partendo da così lontano dobbiamo porci la domanda più semplice del mondo: qual è la funzione primaria da assolvere in un percorso evolutivo di ogni essere vivente? La risposta è banale: la sopravvivenza. Tutto ciò che, oggettivamente o figuratamente, è ricollegabile alla funzione di farci sopravvivere, è da considerarsi come un elemento vitale, al pari del cibo. E’ quindi un boccone vitale.

L’ontogenesi, lo studio evolutivo dei foglietti embrionali, ci insegna che per le nostre arcaiche cellule il boccone per la sopravvivenza non poteva che riferirsi alle prime e strette necessità biologiche:

  • il cibo, in quanto apporto di principi nutrienti;
  • la luce, come informazione verso cui andare o da cui fuggire;
  • il “boccone uditivo”, nel senso di riconoscere il suono da seguire o da rifuggire come pericolo;
  • l’acqua, in quanto costituente base della vita;
  • infine, ovviamente, l’aria.

Il parallelismo con i nostri giorni è presto fatto. Tutto ciò che ci fornisce nutrimento e sostentamento, come può essere il nostro posto di lavoro, un conto in banca, un terreno coltivato… o come per la nostra cellula semplicemente, sole, acqua, aria, cibo o qualsiasi cosa che viviamo soggettivamente come fondamentale per la nostra vita può considerarsi un boccone vitale.

Kenesiologia: rimedi sindrome del colon irritabile

L’organo deputato all’assimilazione del boccone è il nostro intestino, quindi se viviamo un conflitto con il boccone, l’intestino risponderà con meccanismi di difesa, perfettamente compatibili con la nomenclatura della medicina classica.

Quindi ci troviamo di fronte  a stress psicologici che attiveranno psicosomatizzazioni, che a loro volta saranno causa di conseguenti conflitti biologici sulla parte dell’intestino deputata ad assimilare quel determinato boccone. Le pareti intestinali, soprattutto del colon discendente, andranno incontro ad irritazioni, ulcerazioni e ispessimento, determinando oltretutto una maggiore permeabilità delle stesse alle tossine destinate all’evacuazione.

Il conflitto biologico attivato è: QUALE BOCCONE TROPPO AMARO E INDIGESTO ABBIAMO DOVUTO MANDARE GIU’?

Grazie alla kinesiologia applicata e alla conoscenza della psicosomatica possiamo indagare su gran parte di questi processi, arrivare ad una diagnosi e attuare una terapia. Il collegamento cervello-organo sulla sindrome del colon irritabile è estremamente marcato, quindi si dovrà lavorare su entrambi gli organi.

Sindrome del colon irritabile dieta

E’ indicato l’utilizzo di piante, fiori, oligoelementi e antiossidanti che leniscono, addolciscono, idratano e cicatrizzano le pareti intestinali e allo stesso tempo di fiori di bach, del viann e australiani, con i quali fare test discriminanti sull’indagine psicologica e gli stessi utilizzati associati alle piante per la terapia dell’organo intestino. Associata alla terapia kinesiologica è quindi di estrema importanza una corretta alimentazione.

Quindi evitare caffeina, teina, alcolici e bevande eccitanti in genere può aiutare a ridurre l’ansia e l’irritabilità della mucosa intestinale.
Evitare i legumi, o almeno consumarli decorticati o passati, e saltuariamente evitare anche lattosio e fruttosio in pazienti già intolleranti, può prevenire l’aumento del gonfiore addominale.
In alcuni casi la sindrome del colon irritabile può essere associata, inoltre, all’intolleranza al glutine anche in assenza di conclamata celiachia; una dieta priva o a ridotta quantità di glutine può aiutare a migliorare i sintomi.
Inoltre evitare alimenti estremamente flatulogenici come le crucifere, tossiniche come le solenacee, difficili da digerire come lattuga e cetriolo. Della frutta va evitata quella troppo matura e dolce, oltre alla frutta esotica che risulta essere quasi sempre molto grassa o trattata con pesticidi e conservanti. Evitare farine raffinate e farina integrale e consumare solo carboidrati in chicco, come riso,orzo, farro, miglio e amaranto.

sindrome del colon irritabile

DOTT. STEFANO GIAMMARIA

Condividi